I giovani diventano indipendenti sempre più tardi

Essere in grado di badare a se stessi è il sogno di molti giovani, che vedono nell'indipendenza economica dei loro genitori e, quindi, avere la propria casa la strada per essere autonomi e maturi in modo definitivo. Tuttavia, questo sogno si realizza sempre più in seguito: I giovani spagnoli lasciano la casa dei genitori a 28,9 anni in media.

Ciò si può vedere nella relazione dell'Ufficio statistico comunitario, Eurostat, che mostra che il giovani dalla Spagna sono gli europei che impiegano più tempo per diventare indipendenti: la media della Comunità europea è di 26,1 anni.

Gli spagnoli sono, quindi, molto lontani dai loro vicini in Svezia, Danimarca e Finlandia, dove l'età media per l'indipendenza dalla loro famiglia è, rispettivamente, a 19,6 anni; 21 e 21,9 anni. Questi paesi sono seguiti da Paesi Bassi (23,5), Francia (23,6) e Germania (23,9).


I dati, che corrispondono all'anno 2013, mostrano anche in quali paesi i giovani diventano in seguito indipendenti dalla casa dei genitori: in Croazia l'età media è di 31,9 anni, davanti alla Slovacchia (30,7), Malta (30,1), Italia (29,9), Grecia (29,3), Bulgaria (29,1) e Portogallo (29).

Le donne lasciano la casa di famiglia prima

Se questi dati possono essere curiosi e rivelatori, lo sono anche quelli che fanno riferimento a questioni di genere: lo studio sottolinea che in tutti gli Stati membri le donne tendono a lasciare la casa di famiglia prima degli uomini.

Ad esempio, la relazione Eurostat garantisce che l'età media delle donne per diventare economicamente indipendenti sia di 27,9 anni, mentre gli uomini hanno in media 29,8 anni di media.


I bambini nel quadro dell'Unione europea

D'altro canto, Eurostat ha anche facilitato il numero di bambini sotto i 15 anni di età nell'Unione europea: il 2014 si attestava al 15,6% su tutta la popolazione. Una percentuale di tre punti inferiore a quella del 1994, il che significa che in 20 anni ci sono 10 milioni di bambini in meno.

Per paesi, L'Irlanda è lo stato con la più alta percentuale di bambini (22% della popolazione), seguita da Francia (18,6%) e Regno Unito (17,6%). Nel caso spagnolo, il paese è leggermente al di sotto della media europea, con il 15,2% dei bambini.

Gli Stati membri con il più basso tasso di bambini sono la Germania (il 13,1% dei cittadini ha meno di 15 anni), la Bulgaria (13,7%) e l'Italia (13,9%).

Infine, Eurostat ha preparato proiezioni demografiche che assicurano che la Spagna sarà (insieme a Slovacchia, Portogallo e Irlanda) uno dei paesi in cui il tasso di bambini diminuirà di più entro il 2050, dal 15,2% al 13, 2%.


Angela R. Bonachera

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